Il filtro antiparticolato è la soluzione adottata dai nuovi motori per ridurre le emissioni nocive. Il filtro antiparticolato (sia di tipo FAP che DPF), inserito nell’impianto di scarico e integrato con la marmitta catalitica, consente di ridurre a meno di un millesimo la quantità di particolato emesso. Altro non è che un filtro meccanico costituito da una serie di canali sulle cui superfici viene intrappolato il particolato, formano una “rete” che trattiene le polveri sottili. Per tale ragione, i filtri antiparticolato necessitano di pulizia periodica poiché intasati dalle polveri raccolte. Tale pulizia prende il nome di rigenerazione che è definibile come “il processo di combustione del particolato presente all’interno del filtro” che avviene in media ogni 1000/3000 Km.
Le tipologie di sistema filtro particolato sono fondamentalmente due: FAP o DPF. Queste due tipologie di sistema filtrante si distinguono per la struttura, il loro funzionamento e per la diversa strategia di rigenerazione.